LINEA ANZIANI, RIABILITAZIONE, PIEDE DIABETICO E REUMATICO

Progettate e testate per migliorare la deambulazione di anziani, indicate nel post intervento ed ottimali in caso di distorsioni, instabilità, dolore nella marcia, cute fragile e problemi vascolari, e per persone che soffrono di reumatismi. Sono costruite in strutture super leggere, 

Realizzate a mano una ad una con contrafforti stabilizzanti, suola antinciampo con gomma antiscivolo, garantiscono la massima stabilità e confort nella deambulazione. I materiali di alta qualità auto modellanti ed il volume molto ampio consentono di alloggiare senza dolore il piede con deformità o bendaggi e di inserire plantari ad hoc. 

I nostri dispositivi sono realizzati con  il minimo uso di cuciture il più accurate possibili per azzerare fastidiosi sfregamenti ed avvolgere il piede come in un guanto. Con la massima cura, riguardo e protezione.

Tutte la linea riabilitazione è dotata di plantare estraibile e sostituibili con un semplice gesto. Le calzature Tecnica by ExtroStyle si adattano così alle esigenze individuali.

Sono inoltre dotate di Sottopiede in spugna S Air e trattamento antibatterico agli ioni d’argento Silver Plus.

 Garantiscono igiene e freschezza di lunga durata grazie ai plantari lavabili a 40 gradi ed alla traspirabilità dell’interno microforato.

MISURE INTERNE LINEA ANZIANI, RIABILITAZIONE, PIEDE DIABETICO E REUMATICO

PATOLOGIE DEL PIEDE

ALLUCE VALGO

E’ uno dei problemi più diffusi nei piedi femminili. È causato dall’uso di calzature con tacchi troppo alti e troppo strette sulla punta. Spesso però l’origine è ereditaria. Consiste nella deformazione della prima falange dell’alluce, che si piega verso le altre dita generando una borsite, meglio conosciuta come cipolla o patata, nel senso opposto a quello di curvatura. In questa fase è necessario utilizzare calzature in grado di alloggiare la deformità  evitando dolorose pressioni e pericolosi sfregamenti.

È curato con un’operazione chirurgica ambulatoriale, chiamata osteotomia percutanea distale del primo metatarso, che ricolloca l’osso della falange nella giusta posizione. Subito dopo l’operazione, visto che il piede non va ingessato, si può camminare tranquillamente utilizzando calzature specifiche che permettono un appoggio congeniale evitando così l’insorgenza di ematomi o gonfiori.

Alluce Valgo
Alluce Valgo

DITA A MARTELLO

Le dita del piede sono curvate verso l’alto. È una delle conseguenze del piede cavo, di traumi, di neuropatie o dell’uso di calzature troppo strette sulla punta. La falange distale, dove si trova l’unghia, è iperdistesa, così come quella prossimale, mentre quella intermedia rimane rigida. Spesso sulle dita a martello sono presenti numerosi calli, dovuti al contatto con le calzature, per questo è necessario utilizzare scarpe che alloggino le deformità modellandosi e che evitino dolorose pressioni. 

Dita a martello

METATARSALGIA

Con questo termine si indicano tutti quei fastidi e dolori a carico delle teste dei metatarsi, area compresa tra le dita e il collo del piede. Le cause di tali problemi sono di diversa natura: meccanica (come conseguenza del piede cavo, dell’artrite e dell’alluce valgo), a seguito di malattie (diabete, gotta) e congenita (predisposizione familiare a tali disturbi). Se trascurata, la metatarsalgia può generare malformazioni alla struttura del piede che cerca di compensare al dolore assumendo posizioni innaturali e dannose. Questa patologia grava quindi sulla funzionalità dell’avampiede, in cui il nervo plantare digitale viene compresso durante il movimento generando neuromi e artrosi. E’ indispensabile l’uso di dispositivi medici specifici.

Metatarsalgia


VASCULOPATIE

La vasculopatia periferica è sempre espressione di un processo di Aterosclerosi che si localizza agli arti inferiori.

Nel soggetto diabetico costituisce una delle manifestazioni più frequenti in termini di sviluppo delle complicanze croniche dovute al cattivo controllo della glicemia. La vasculopatia si manifesta anche in soggetti non diabetici anziani di sesso maschile. Il quadro clinico ha esordio con un classico dolore che si localizza al polpaccio quando il soggetto dopo solo una passeggiata di qualche metro è costretto a fermarsi per la comparsa di crampi nella ulteriore deambulazione. Tale situazione clinica se non viene aggredita con delle terapie e calzature specifiche può peggiorare velocemente fino a produrre uno stato di difficoltà totale alla deambulazione arrivando anche alla necessità dell’amputazione dell’arto colpito, che peraltro si rende necessaria solo nell’1% dei casi. La vasculopatia invece quando insorge in un soggetto affetto da diabete mellito presenta caratteristiche peculiari: – frequenza di comparsa pressoché simile sia nel maschio che nella femmina – rischio di amputazione sette volte più frequente

Vasculopatie


PIEDE REUMATICO

Anche il piede soffre di reumatismi tipici dell’età avanzata. Questo disturbo è causato da un processo degenerativo che colpisce inizialmente le cartilagini, per poi modificare la struttura stessa delle ossa. Si aggiunge a questo l’assottigliamento dell’adipe sotto la pianta, che quindi si ritrova a non ammortizzare bene la camminata e il peso del corpo. Anche se si tratta di un disturbo di natura degenerativa, è possibile prevenirne gli effetti utilizzando calzature che consentono al piede di muoversi liberamente e di camminare mantenendo una posizione il più possibile naturale. I soggetti più colpiti dall’artrosi sono gli anziani ma l’incidenza familiare e i traumi possono favorire la comparsa.

Piede reumatico

PIEDE DIABETICO

E’ una delle complicanze nei pazienti affetti da diabete. Consiste nella progressiva perdita di sensibilità del piede, che presenta ulcere e alterazioni cutanee che devono essere tenute sotto controllo. Se non guariscono possono evolvere nell’atrofia muscolare del piede o in un’infezione molto grave che a volte conduce all’amputazione dell’arto. Le cause si ritrovano negli effetti classici del diabete stesso, ovvero il restringimento delle arterie. Queste non riescono più ad irrorare gli arti inferiori che quindi si ritrovano ad avere una sensibilità molto ridotta ed essere soggetti perciò al freddo e a traumi o ferite che fanno fatica a rimarginarsi.

Piede diabetico

GOTTA

Per gotta si intende una malattia metabolica di tipo infiammatorio a carico delle articolazioni che causa come sintomi prinicipali forti dolori e gonfiore.

La gotta è nota fin dall’antichità come la malattia dei ricchi in quanto in passato erano spesso i vizi alimentari e l’eccesso di alcool che la provocavano.

I sintomi principali della gotta sono senza dubbio il gonfiore a carico delle articolazioni che può comparire e scomparire a seconda dell’andamento della malattia accompagnato da dolori di tipo acuto e sensazione di calore diffuso. Tutto questo può manifestarsi sia di giorno che, soprattutto, di notte causando risvegli molto fastidiosi o addirittura insonnia.

Generalmente le zone del corpo più colpite dalla gotta sono i piedi (in particolare l’alluce), le ginocchia e i gomiti. L’utilizzo di calzature adeguate è consigliato per evitare sfregamenti ed evitare dolorose pressioni.

Gotta

IL DITO IN GRIFFE

E’ una patologia molto simile al dito a martello . Il piede in griffe si presenta iperesteso nella zona del metatarso e delle falangi e flesso a livello delle articolazioni interfalangee.

Le dita in griffe sono tipiche del piede cavo (malformazione, congenita o acquisita, della volta della pianta del piede) e si manifestano a causa di un deficit neurogeno dei muscoli del piede a cui va a seguire uno squilibrio tra i muscoli estensori e i muscoli flessori delle dita.

La patologia in media è presente nelle donne 4-5 volte in più rispetto agli uomini, questo perché spesso dipende dall’utilizzo di scarpe strette. Il dito maggiormente interessato è il secondo, anche se la malattia può interessare anche le altre dita. In tutte le fasi, prevenzione, sintomatica e convalescenza l’uso di calzature adeguate sono uno strumento prezioso per ridurre i disagi della patologia.

Il dito in griffe

PIEDE DI CHARCOT

E’ una patologia poco conosciuta ma piuttosto grave a carico delle ossa del piede, che si frammentano deformando l’arto. Esistono diverse fasi di questo disturbo che non va ignorato né nella sua fase iniziale acuta né nella fase cronica. Il piede di Charcot è una delle conseguenze più gravi delle neuropatie diabetiche che si caratterizza dapprima con infiammazioni, dolori e microfratture e in seguito con una deformazione grave delle articolazioni e fratture diffuse. Più il piede si deforma più compaiono ferite e ulcere che possono infettarsi e infettare le ossa, rendendo necessaria spesso l’amputazione delle parti in causa. Nelle prime fasi si può intervenire immobilizzando il piede con uno stivaletto ortopedico specifico ed evitando che esso appoggi al suolo per evitare ulteriori fratture o lesioni.

Piede di Charcot

NEUROMA DI MORTON

E’ una metatarsalgia causata dall’iperplasia (crescita eccessiva) di un nervo del piede tra il terzo e quarto metatarso. Prende il nome da un medico che nel 1876 ne ha descritto i sintomi, il dottor Thomas G. Morton. Sarebbe più corretto non chiamarlo neuroma bensì fibrosi perineurale, perché è causata dal continuo toccare del metatarso sul tale nervo. È curato con iniezioni di cortisone ed eventualmente con un piccolo intervento chirurgico che permetterà di asportare il fibroma dal nervo, indispensabile l’uso di calzature idonee.

Neuroma di Morton

LA PRESCRIZIONE DELL’ORTESI

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